Inizio l’articolo scusandomi per il titolo un po’ acchiappalike. Ma il concetto è fondamentalmente questo: Più è insoddisfatto lo staff infermieristico che lavora per una unità operativa più aumenta il numero di morti in quest’ultima.
Ma entriamo nel merito del discorso.
Lo studio preso in esame…
Lo studio pubblicato sulla rivista Health Policy con autori Italiani, Canadesi, Cinesi e Statunitensi ha messo in evidenza come, in Italia, il livello di insoddisfazione degli operatori che dunque vogliono dimettersi (per cause quali l’essere a corto di personale o avere un carico lavorativo oltre le possibilità naturali) sono direttamente proporzionali all’incremento di morti in reparto.
Lo studio, condotto nel contesto del sistema sanitario italiano, ha interessato 15 ospedali italiani, oltre 1000 infermieri e oltre 37.000 pazienti. Il risultato è stato quanto finora detto.
La ricerca è consultabile al seguente link e mette in evidenza come un luogo di lavoro stressante o poco stimolante, sia causa di insoddisfazione degli infermieri e di un aumento della mortalità dei pazienti.
Un luogo di lavoro stressante, dovuto a mancanza di personale o di contingente lavorativo, e un luogo dove non è concessa una progressione economica e di carriera, e dunque molto probabilmente con dinamiche antiquate, sono causa di staff poco invogliato a continuare; questo però va anche di pari passo ad un rischio maggiore per la sicurezza dei nostri pazienti, che si ritrovano con poche persone a prendersene cura, spesso molto stressante ed oberate di lavoro.
In modo dunque intrinseco e per transitività lo studio ha collegato l’insoddisfazione degli infermieri e la loro necessità di cambiare lavoro ad un aumento di mortalità dei pazienti.
Gli autori dello studio hanno così trovato che un aumento del 10% di infermieri che vogliono dimettersi aumenta del 14% la mortalità di quel reparto. Per ogni paziente in più affidato a quell’infermiere si avrà un aumento del 3.4% della mortalità. Questi risultati sono simili a quanto già riscontrato con altri studi.
La soluzione…
La soluzione degli autori dello studio è qualcosa di noto ormai anche ai meno esperti. La sanità pubblica deve diventare priorità per il mondo politico. È necessario uno sforzo maggiore di quanto finora fatto. I dati comunque si riferiscono al 2015, e l’attuale situazione post-covid, ha solo inasprito un’emergenza che come noto esiste ormai da più di un decennio.
Il mondo delle istituzioni deve necessariamente eseguire uno sforzo maggiore per migliorare qualità e formazione e ridurre il carico lavorativo per gli infermieri italiani. Ulteriori studi sono inoltre necessari.
Bibliografia e Fonti:
1Gianluca Catania, Milko Zanini, Marzia A. Cremona, Paolo Landa, Maria Emma Musio, Roger Watson, Giuseppe Aleo, Linda H. Aiken, Loredana Sasso, Annamaria Bagnasco, Nurses’ intention to leave, nurse workload and in-hospital patient mortality in Italy: A descriptive and regression study., Health Policy, Volume 143, 2024, 105032, ISSN 0168-8510, https://doi.org/10.1016/j.healthpol.2024.105032.
(https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0168851024000423)
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