Ogni azienda sanitaria che si rispetti, concede ai propri dipendenti una e-mail aziendale. Quest’ultima deve essere usata solo per scopi professionali ed aziendali e in linea teorica mai per motivi privati.
Non è raro però, che il contenuto sulla e-mail aziendale, come daltronde le connessioni effettuate con i pc aziendali, sia motivo di contenziosi e contestazioni.
Alcuni datori di lavoro hanno eseguito controlli indiscriminati e continui, sollevando una questione importante, affrontata dallo stesso Garante della Privacy. Quest’ultimo, infatti ha vietato ad un’università italiana il monitoraggio massivo delle attività internet dei propri dipendenti. (doc. web n. 5408460)
I Doveri del Dipendente nell’uso della e-mail
Non possiamo partire a parlare di diritti del dipendente, se prima non si affronta l’argomento doveri.
Infatti ricordiamo, che sebbene noi siamo li a prestare un servizio per la comunità e per il sistema sanitario nazionale, come in qualsiasi azienda, siamo sottoposti a dei regolamenti e a delle norme di comportamento.
Partendo dal Codice di Comportamento dell’Azienda (o del Dipendente Pubblico) e considerando i profili di responsabilità dell’Infermiere, abbiamo specificato i doveri dell’Infermiere.
Sencondo la sentenza n. 22353/2015 della Cassazione, si conferma che il dipendente non può utilizzare la mail aziendali per fatti privati, qualora specificato nel contratto collettivo o nel codice di comportamento aziendale.
Il rischio è di andare incontro a procedimenti disciplinari, o nei casi più gravi al licenziamento (ad esempio si è commesso un illecito con la e-mail aziendale).
Infine, il dipendente non può entrare nel proprio account aziendale e cancellare quest’ultimo. Il rischio è di essere accusati di accesso abusivo a sistema informatico.
I Diritti del Dipendente nell’uso della e-mail
Con l’Introduzione del Jobs Act è divenuto possibile per il datore di lavoro effetturare controlli delle e-mail aziendali. Su questo però sono posti dei limiti, infatti il dipendente deve essere informato, tramite comunicazione preventiva.
Sebbene sia necessaria la comunicazione preventiva, non sarà necessario alcun accordo con i sindacati, nè tantomeno l’autorizzazione dell’ispettorato territoriale.
Dunque certamente il datore di lavoro è obbligato ad informarvi dei controlli eseguiti sulla posta aziendale, ma non dovrà richiedere autorizzazione alcuna, ad enti di garanzia esterni all’organizzazione.
Al contempo però, il datore di lavoro non può in modo sistematico e generalizzato controllare le mail dei propri dipendenti, su questo è stato chiaro il Garante della Privacy. Tanto da essere divenuto tematica di approndimento nel corso degli anni.
Questo potere può essere utilizzato solo nel caso in cui si sospettasse una condotta in contrasto con il Codice o i Regolamenti Aziendali. Condotta però che presuppone almeno un indizio di colpevolezza.
Va ricordato che la email è assimilabile alla corrispondenza ordinaria, e di conseguenza protetta dall’Articolo 15 della Costituzione che nello specifico recita:
La liberta’ e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione puo’ avvenire soltanto per atto motivato dell’autorita’ giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.
Articolo 15 – Costituzione Italiana
Cosa succede alla e-mail una volta concluso il contratto lavorativo?
Tra i diritti del dipendente, in vista del recesso del contratto, c’è quello di vedersi cancellare l’account direttamente dal datore di lavoro. Egli infatti non potrà cancellare l’account e-mail aziendale come suddetto.
L’azienda potrà scegliere di impostare un autorisponditore automatico, nella fase di cancellazione dell’account. Non potrà mantenere attivo l’account, concederlo ad altro dipendente oppure prenderne la gestione totale impostando ad esempio un redirect delle email ad altro account aziendale (perchè nettamente in contrasto alle norme sulla privacy).
Per ultimare l’articolo, bisogna ricordare che la Cassazione, con la sentenza 38331/16, ha stabilito che è diritto del dipendente poter cancellare tutte le email prima del licenziamento/dimissioni.