Gli infermieri che si accingono a iniziare un nuovo lavoro in sanità pubblica, devono tenere conto di regolamentazioni di varia natura, uno di essi è il Codice di Comportamento del Pubblico Dipendente.
Di norma si è sempre sottoposti a ciò che la legge richiede, dunque sia in campo di responsabilità Civile, che Penale e/o Amministrativa. Stesso discorso se parliamo di Deontologia Professionale.
Ma con il DPR 62/2013, si introduce nella pubblica amministrazione il nuovo Codice di Comportamento del Dipendente.
Questo codice di comportamento è una norma emanata dal Decreto del presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62 che ha come scopo, quello di disciplinare il comportamento del pubblico dipendente.
Il Decreto è stato emanato in base alla delega della legge Severino, nota per aver avuto ruolo fondamentale nella lotta alla corruzione nella pubblica amministrazione. Infatti l’Italia, fino al 2011 risultava tra le nazioni più corrotte d’Europa, e si stimava un costo per lo Stato di 60 miliardi l’anno, pari al 3,8% del Pil. La Media Europea era del circa 1%, secondo le fonti OCSE.
La norma è stata preceduta da una serie di deleghe a tale funzione, inizialmente venne sancita dall’art. 26 del d.lgs. 23 dicembre 1993, n. 546, che modificò il d.lgs. 3 febbraio 1993, n. 29, aggiungendo allo stesso l’art. 58 bis. Successivamente la disciplina confluì nel d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165, rimanendo vigente fino alla promulgazione della Legge Severino, che delegò nuovamente al Governo Italiano. La delega infine venne attuata con il D.P.R. 16 aprile 2013, n. 62. Norma attualmente vigente.
Il Codice di Comportamento in Breve
Il Decreto, si compone da 17 articoli, i quali regolamentano le varie disposizioni, che richiamano il dipendente pubblico alla diligenza alla lealtà e all’imparzialità, che qualificano il corretto adempimento della prestazione lavorativa.
Nei primi tre articoli si definisce che il Dipendente pubblico, deve dunque essere diligente, leale e imparziale. Egli non svolge attività che può contrastare con il corretto adempimento dei suoi obblighi nei confronti della Pubblica Amministrazione. Egli inoltre non utilizza beni di proprietà della PA per fini privati.
L’articolo quarto, definisce l’obbligo di rifiutare regali, anche in caso di festività, fatta eccezione per quelli di modico valore. Inoltre il dipendente non può ricevere regali da un subordinato e non può farne ad un sovraordinato.
Nel quinto articolo si definisce l’obbligo del pubblico dipendente di comunicare la propria appartenenza ad associazioni o organizzazioni, i quali interessi possano essere coinvolti nelle attività di ufficio.
Si impone di comunicare i proventi esterni a quelli provenienti dalla pubblica amministrazione. L’obbligo vale per tutti, sebbene sia nota la norma dell’obbligo di esclusitività dell’Infermiere.
Tema principale degli articoli a seguire è l’imparzialità con i rapporti tra parenti, entro il quarto grado di parentela, amici o conoscenti. Si richiede dunque astensione a qualsivoglia comportamento che possa essere motivo di conflitto di interesse.
Il Pubblico dipendente inoltre deve evitare, anche nella vita privata, che la propria posizione, sia motivo di guadagno di utilità personale. Ne fa menzione l’articolo 9.
Gli articoli 10 e 11 determinano quelli che sono i comportamenti in pubblico e i rapporti con il pubblico. Proprio in questi articoli, si sottopone all’attenzione ciò che viene dichiarato da un dipendente agli organi di stampa o in generale al pubblico. Si fa divieto infatti di dichiarazioni che vadano a detrimento dell’immagine della pubblica amministazione. Divieto che però rientra nei limiti dei diritti di natura sindacale.
Inoltre il pubblico dipendente è tenuto a mantenere un comportamento leale, educato e interessato al risolvimento dei problemi del cittadino. Le sue comunicazioni saranno chiare e cordiali.
Infine si fa divieto di utilizzare risorse, veicoli di proprietà della pubblica amministrazioni per motivazioni meramente private.
Gli articoli finali del Codice di Comportamento, sono dedicati alle dirigenze, alle responsabilità in caso di non rispettanza del Codice, alla vigilanza e alla formazione.
Conclusioni
Ogni Pubblica Amministrazione può aggiungere articoli a scopo migliorativo, senza mai eliminare però quanto normato dal Codice suddetto.
Per leggere il testo completo potete eseguire il download qui di seguito:
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