L’importanza di una buona formazione nel campo della Rianimazione Cardiopolmonare è stato un tema molto dibattuto negli ultimi decenni. L’addestramento che si sta diffondendo anche a Professioni non Sanitarie, sta lentamente portando dei buoni risultati.
Ciò che dovrebbe essere fatto nei primi minuti di arresto cardiorespiratorio diviene il punto cardine della cosiddetta catena della sopravvivenza, che si innesca dal primo momento dell’evento.
Basic Life Support la catena della sopravvivenza:
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Immediato riconoscimento dell’arresto cardiaco e attivazione del sistema di risposta alle emergenze.
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RCP precoce con particolare attenzione alle compressioni toraciche.
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Defibrillazione rapida.
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Supporto vitale avanzato efficace.
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Assistenza post-arresto cardiaco integrata.
Le raccomandazioni consigliano di modificare la sequenza del BLS da A-B-C (Airway, Breathing, Chest compressions; apertura delle vie aeree, respiro e circolo) a C-A-B (Chest compressions, Airway, Breathing – circolo, apertura delle vie aeree e respiro).
Un testimone NON ADDESTRATO per la RCP, dopo aver verificato che la vittima non risponde e non respira o ha una respirazione anomala (solo boccheggi), dovrà eseguire una procedura Hands-Only™ (solo compressioni toraciche) su una persona adulta vittima di un improvviso svenimento. E’ necessario “premere forte e rapidamente” al centro del torace oppure seguire le indicazioni dell’operatore del 118. Il soccorritore deve proseguire con la RCP Hands-Only (solo compressioni toraciche) finché non diventa disponibile un defibrillatore semiautomatico esterno (AED) pronto per l’uso o gli operatori dei servizi medici di emergenza (EMS) o altri soccorritori non si prendono cura della vittima.
SOCCORRITORE NON ADDESTRATO
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Controllare se la vittima Risponde, se non risponde allertare o far allertare il 118
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Controllare se la vittima Respira
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(se non respira o boccheggia) Iniziare con le Compressioni Toraciche
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Premere forte e Rapidamente al centro del Torace garantendo la riespansione Toracica
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Chiedere Indicazioni all’operatore del 118
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Continuare fino a quando non arrivano gli aiuti, il paziente si riprende o si sono esaurite le forze fisiche
Il soccorritore non professionista ADDESTRATO deve praticare le compressioni toraciche prima delle respirazioni di soccorso (C-A-B anziché A-B-C) e iniziare la RCP con 30 compressioni, anziché 2 ventilazioni, per ridurre il ritardo per la prima compressione. Il soccorritore deve proseguire con la RCP finché non diventa disponibile un defibrillatore pronto per l’uso o gli operatori dei servizi medici di emergenza non si prendono cura della vittima.
IL SOCCORRITORE ADDESTRATO
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Dopo la valutazione iniziale, Praticare subito l’ RCP seguendo la sequenza CAB
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Praticare 30 compressioni e 2 ventilazioni
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Continuare fino all’arrivo dell’AED
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Collegare le piastre al Paziente e all’AED e far eseguire l’analisi
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Defibrillare se necessario, stando attenti che nessuno tocchi il paziente durante la defibrillazione.
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Continuare fino all’arrivo dei Soccorsi
Una rianimazione cardio-polmonare di alta qualità è indispensabile per ottenere un esito favorevole. Gli elementi essenziali sono:
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Una frequenza minima di 100 compressioni al minuto (contro “circa” 100 compressioni al minuto).
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Una profondità di compressione di almeno 5 cm negli adulti e di almeno un terzo del diametro antero-posteriore del torace nei lattanti e nei bambini (circa 4 cm nei lattanti e 5 cm nei bambini). Si noti che l’intervallo da 4-5 cm non viene più utilizzato per gli adulti e la profondità assoluta specificata per i lattanti e i bambini è maggiore rispetto a quanto indicato nelle versioni precedenti delle Linee guida AHA per RCP ed ECC.
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Retrazione toracica completa dopo ogni compressione.
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Riduzione al minimo delle interruzioni nelle compressioni toraciche.
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Eliminazione della ventilazione eccessiva.
Sono un volontario di una Pubblica Assistenza ANPS ( Croce Bul di Castelfranco Emilia) ho fatto 2 corsi per l’uso corretto del defibrillatore ,ma non ho mai fatto una simile esperienza su un paziente ( spero non mi capiti mai) perché con il manichino è molto facile nella realtà è molto diverso e se mi capita spero di comportarmi nel modo giusto e corretto .
Egregio sig. Sergio, da istruttore di BLSD dell’American Heart Association non posso che confermare quanto da lei affermato. Ma ho la certezza che una formazione corretta può fare la differenza tra la vita e la morte. Non ci sono dubbi su quanto da lei affermato, un conto è rianimare un pezzo di gomma e lattice un conto invece è rianimare un uomo. Ma sono sicuro che un corretto addestramentro all’uso del Defibrillatore, un buona conoscenza delle manovre di RCP e disostruzioni all’occorrenza si possono trasformare in delle armi inarrestabili nella lotta contro le morti improvvise. Se vuole informazioni a riguardo non esiti a chiedere. A presto!