Gentile Lettore,
Questo portale, è nato in un paesino del basso Salento, nel corso degli anni però è stato spostato inizialmente in Regno Unito per poi finire nelle varie Regioni del Nord Italia. Questo cammino, mi ha portato ad analizzare, costantemente, le differenze, i lati positivi e quelli negativi delle esperienze lavorative che si sono succedute momento dopo momento, su un curriculum variopinto che fa trasparire, la annosa ricerca di nuove esperienze e conoscenze.
Incredibilmente però, sin da quando ho deciso di lasciare il settore privato, per dedicarmi a quello sanitario pubblico (nazionale e non), il mio sguardo, sebbene diretto su tutto il territorio nazionale, non ha mai trovato opportunità accettabili, a sud di quel confine che nella seconda guerra mondiale fu denominata Linea Gustav.
Ogni volta che all’orizzonte si prospettavano le regioni del meridione, potevo intravedere delle lande desolate e desertiche dal punto di vista professionale. Dobbiamo però specificare che, alcune regioni del nord, hanno tristemente superato il primato del meridione. Percentualmente però, regioni come Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, risultano, dal punto di vista contrattuale, molto più appetibili per i professionisti infermieri.
Le tematiche di esodo sono state molteplici volte segnalate da giornali di categoria e nazionali, con talvolta, inesattezze di forma, nel definire i laureati infermieri. Considerati alla stregua di badanti, i giornali nazionali, segnalano la carenza assistenziale, come se la perdita di infermieri, potrebbe essere una problematica concentrata solamente al paziente geriatrico. Il problema è molto più complesso ed ampio.
Esodo degli Infermieri all’Estero
Nel periodo che va dal 2010 in poi, il numero di Infermieri che hanno lasciato l’Italia alla volta di nazioni quali Regno Unito e Germania è vertiginosamente cresciuto. Nel 2015, addirittura la crescita di Infermieri che hanno lasciato la nazione è stata del 70%. La direzione principale è stata il Regno Unito, che tendenzialmente offre soluzioni contrattuali migliori, più elastiche e remunerative, ma sopratutto più professionalizzanti, se solo si considerano le specializzazioni. La Germania, che da poco è divenuta la nuova prima meta per gli infermieri, risulta invece meno soddisfacente su alcuni lati, il guadagno degli infermieri, seppur maggiore, è solo esclusivamente economico. Gli infermieri italiani, sembrano tornare insoddisfatti dalla nazione motore dell’Europa, con toni molto discordati sulla qualità del loro contratto. Purtroppo, l’Inghilterra, dall’introduzione dell’IELTS è divenuta una meta poco appetibile, tanto da aver ridotto all’osso l’emigrazione di Professionisti Infermieri Europei nel paese della Regina.
Ecco che dunque, gli Infermieri Italiani, dopo la Germania e il Regno Unito, scelgono il paese Elvetico. Essere infermiere in Svizzera è molto complesso, ma sicuramente remunerativo, senza dimenticare che la nazione alpina, è geograficamente più vicina alla nostra nazione. I cantoni italiani, sono saturi di infermieri italiani, ma da poco, anche cantoni di differenti fonetiche diventano target dei nostri professionisti.
Ma possiamo veramente permetterci tutto questo?
La situazione di emergenza che stiamo vivendo parla chiaramente, gli Infermieri in Italia sono pochi. Meno di qualsiasi altra nazione d’Europa. Secondo i calcoli della FNOPI, mancherebbero 50.000 infermieri in tutto il territorio nazionale, e la nostra capacità attualmente (di infermieri disoccupati o da ricollocare) è di appena 25.000-30.000 infermieri. Viene da se, che se solo decidessimo si assumere tutti i professionisti a disposizione, rimarremmo comunque senza personale a sufficienza.
Secondo alcune stime, gli infermieri all’estero (a livello mondiale) sono circa 7.000, numero che però, potrebbe essere impreciso. Nel mentre, il numero di infermieri stranieri in Italia, secondo stime da fonti autorevoli (Link a fondo pagine) dovrebbe aggirarsi dalle 10.000 alle 25.000 unità.
Senza alcun dubbio, l’Epicentro ISS continua ad affermare che in Italia ci sono Troppi Medici, ma Pochi Infermieri
Esodo degli Infermieri dal Meridione
Guardando poi nella nostra penisola, lo stesso problema si può vedere se proviamo a considerare le Regioni del Sud e quelle del Nord. Purtroppo, non esistono informazioni o statistiche ufficiali, di quanti infermieri meridionali, lavorino nelle regioni del Settentrione, statistiche ignorate, ma che per qualche motivo, trovo di molto interesse.
La percezione (ma su quella non si può certamente creare un Reportage) è che il numero di Professionisti Sanitari Meridionali nelle Regioni Settentrionali siano una situazione comunemente vissuta, mentre se facciamo riferimento alla situazione opposta, trovare un Infermiere Settentrionale nel Meridione è considerabile come una rarità di unica bellezza.
Considerando quanto affermato dalla FNOPI nel numero di iscritti per Regione e comparandola con quanto invece affermato da uno studio sulla distribuzione di Infermieri per Regione in uno studio dell Ministero della Salute, non è difficile vedere, che nonostante il numero di Iscritti agli OPI Provinciali del Meridione sia relativamente maggiore, il numero di impiegati nelle regioni stesse, in realtà è molto basso. Purtroppo nessuna di queste statistiche parla di quanti infermieri meridionali vivono e lavorano nei SSR Settentrionali, ma pubblichiamo di seguito le mappe della Distribuzione di Infermieri per Regione.
Distribuzione personale infermieristico del SSN per Regione
Distribuzione personale area infermieristica del settore pubblico ed equiparato per Regione
Quello che emerge da quanto considerato in questa relazione del SSN, è che, senza alcun dubbio, i Sistemi Sanitario Regionali Meridionali sono molto più vulnerabili di quelli Settentrionali, e che le gestioni politiche Regionali del Meridione, hanno senza ombra di dubbio, economizzato sull’assistenza infermieristica. Questo pone un importante fardello sui cittadini, che per necessità, “emigrano” al nord (il cosiddetto turismo sanitario regionale) diventando un tesoretto di rimborsi, per i budget delle Regioni del Nord, a carico di quelle del Sud. Un vortice senza fine, che indebolisce, anno dopo anno, la sanità Meridionale.
Esodo dal Privato al Pubblico
Questo esodo è un problema totalmente nuovo, che si è sviluppato in tempi di Coronavirus. Durante il picco dell’emergenza, le ASL e le USL hanno reclutato infermieri, talune volte stabilizzandoli in deroga, dalle RSA e varie Strutture Convenzionate o Private, deprivando incredibilmente, questo lato di sanità che si è ritrovato a gestire l’emergenza, senza capacità organizzative, ma sopratutto senza infermieri. Nessun problema, considerando che un professionista ha la libertà di cambiare luogo di lavoro a proprio piacere, e considerando, che questa fuga, certamente è dettata da un miglioramento della qualità contrattuale.
Una parte della sanità privata, ha per anni sfruttato la categoria infermieristica, con carichi di lavoro inimmaginabili e compensi miseri e talvolta da criminali. La fuga dunque è stato un atto dovuto.
In un articolo di Repubblica, le agenzie per il lavoro lamentano questo dissanguamento di infermieri. Verità assoluta, ma che intrinsecamente non racconta il lato interessante della situazione. Chi lavora in agenzia spesso si ritrova a vivere in uno stato di precariato, senza avere gli stessi diritti dei colleghi, assunti direttamente dal comparto pubblico. Inoltre, chi invece è dipendente, tramite Cooperativa, non può non sottolineare l’iniquità dello stipendio, che messo a confronto è del 30% inferiore, nonostante si esegua lo stessa professione con lo stesso carico lavorativo.
Conclusioni
L’Italia durante il 2020, si è resa conto dell’incredibile situazione emergenziale in cui già versava da anni. Gli infermieri in Italia guardano all’Estero con desiderio, mentre quelli Meridionali guardano al Sud con malinconia. L’Italia risulta arretrata dal punto di vista numerico e professionale, quando si parla di professionisti Infermieri, situazione che si aggrava profondamente anche quando guardiamo alle Regioni Meridionali.
- Infermiere Online
- Ministero della Salute
- Fnopi.it
- Fnopi.it (1)
- Fnopi – Infermieri negli Ordini Provinciali
- Epicentro ISS
- Il Fatto Quotidiano
- La Repubblica
- Il Messaggero
- Today.it