L’Italia è la nazione dei Musei e della storia, ma anche delle eccellenze mediche e universitarie. Non è difficile in qualunque città italiana, girovagare e incontrare decine di musei e angoli di arte. Reggio Emilia da questo punto di vista sembra essere aggiornata, esistono decine di Musei, di varie dimensioni collezionistiche che trasmettono a cittadini e turisti l’amore per la Cultura.
Qualche giorno fa, trovandoci a Reggio Emilia abbiamo cercato quale fosse un buon Museo da visitare, e dopo una lista interminabile di musei e “museini” (perdonate la licenza poetica) abbiamo trovato questo peculiare museo, ospitato nel Complesso San Lazzaro: Il Museo della Storia della Psichiatria.
Il padiglione Lombroso, uno degli edifici simbolo del complesso manicomiale del San Lazzaro – che dal 2 marzo 1945 al 6 dicembre 1948 ha ospitato anche il pittore Antonio Ligabue – è stato trasformato in Museo della psichiatria e aperto al pubblico il 30 settembre 2012. Per quasi un secolo luogo di dolore e costrizione, il museo permette ora di rievocare la particolare atmosfera che lo ha caratterizzato. Sono stati rispettati i suoi spazi originali, i materiali, i cromatismi e le tracce del degrado che ne hanno segnato l’esistenza. A partire dal 1972, dopo aver ospitato anche malati diversi dai criminali l’edificio fu progressivamente abbandonato e considerato inutilizzabile, mentre il suo muro di cinta veniva abbattuto.
La collezione del Museo ha una storia antica: venne istituita dal direttore Carlo Livi nel 1875, per mostrare i progressi, le scoperte e le applicazioni che rappresentavano materiale di vanto per la scienza psichiatrica e la sua istituzione, venne inoltre ampliata dai direttori successivi, che conservarono parte degli oggetti di cura non più in uso.
Dopo la mostra Il cerchio del contagio (1980, presso il padiglione Lombroso) gli oggetti sono stati conservati presso la Biblioteca scientifica Carlo Livi, prima di essere esposti nell’attuale museo.
Curioso come il nome del Padiglione richiami a Cesare Lombroso, padre della fisiognomica internazionale, nonchè della criminologia moderna.
Foto a cura di Mirco Montinari e Alessandra Montinari . Tutte le foto sono coperte da Copyright
Nasce a Maglie, in Provincia di Lecce, si laurea in Infermieristica a Siena nel 2013. Nel corso della sua carriera, diversifica le proprie esperienze lavorative, arrivando a lavorare come Surgical Nurse Practitioner in Regno Unito. Attualmente lavora in Veneto come Strumentista. Precedentemente istruttore BLSD per American Heart Association, ha un post-graduated course alla Teesside University di Middlesbourgh in Physical Assessment e un Master in Infermieristica Legale e Forense.