Molte persone credono che nella loro vita non si troveranno mai di fronte a situazioni dove saranno tenuti ad agire, e sperano che, nel caso dovesse succedere, qualcun’altro agisca al posto loro.
Ovviamente questa è solo una mera illusione. Capita spesso di essere da soli, ed agire in quei momenti, non solo è un dovere etico e morale, ma è dettato chiamaramente dalla legge. L’articolo 593 del codice penale afferma:
Chiunque, trovando abbandonato o smarrito un fanciullo minore degli anni dieci, o un’altra persona incapace di provvedere a se stessa, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia o per altra causa, omette di darne immediato avviso all’autorità è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a 2.500 euro (1). Alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso all’autorità. Se da siffatta condotta del colpevole deriva una lesione personale [c.p. 582, 583], la pena è aumentata [c.p. 64]; se ne deriva la morte, la pena è raddoppiata [c.p. 63] (2) (3).
Cosa fare, dunque, in caso ci si trovasse di fronte ad un incidente di qualsiasi tipo con persone ferite?
Si chiama il 118
Vediamo come comportarsi al telefono:
- Comporre il numero 118, attendere la risposta e ripetere la fraseSono ___________( Nome e Cognome )
mi trovo a _____________( Città)
in via ___________ (Via e N.Civico)
(è molto importante identificarsi e specificare il luogo dove ci si trova, perchè nel caso dovesse cadere la chiamata la centrale saprà dove mandare i soccorsi)
- Spiegare la situazione d’emergenza all’operatoreCi sono ___ ferito/i (dire il numero dei feriti garantirà il giusto numero di soccorsi)
Gli infortunati sono COSCIENTI/INCOSCIENTI (Determinerà il codice colore)
hanno subito i seguenti danni _________ (spiegare al meglio di che emergenza si tratta (USTIONE, FRATTURA, ASFISSIA, ARRESTO CARDIACO, EMORRAGIA)
- Non Riagganciare mai il Telefono!L’operatore potrebbe chiederti dell’altro o darti delle indicazioni per come soccorrere i malcapitati. Rimani in linea diretta con lui!
- Manda qualcuno per strada in modo da segnalare con precisione l’abitazione.
Ora tocca a noi!
[the_ad id=”2884″]
Abbiamo chiamato i soccorsi, e dunque l’ 80% del lavoro è fatto. Ma adesso sarà proprio quel 20% che ci farà sudare.
In questa guida daremo nozioni di primo soccorso, di conseguenza se non si è professionisti sanitari abilitati o soccorrritori certificati bisogna limitarsi al soccorso di base.
Iniziare con la valutazione BLS
PER SOCCORRITORE NON ADDESTRATO
- Controllare se la vittima Risponde, se non risponde allertare o far allertare il 118
- Controllare se la vittima Respira
- (se non respira o boccheggia) Iniziare con le Compressioni Toraciche
- Premere forte e Rapidamente al centro del Torace garantendo la riespansione Toracica
- Alternare 30 Compressioni a 2 Insufflazioni (se dotati di maschera filtro) facendo attenzione ad iperstendere il capo (VIETATO NEI PAZIENTI POLITRAUMATIZZATI)
- Chiedere Indicazioni all’operatore del 118
- Continuare fino a quando non arrivano gli aiuti, il paziente si riprende o si sono esaurite le forze fisiche
Per leggere la guida completa delle linee guida American Heart Association in Breve clicca
QUI
Cosa fare in caso di Trauma cranico e lesioni della colonna vertebrale
Cosa non fare
[the_ad id=”2884″] Nel caso di sospetto di trauma cranico o lesioni della colonna vertebrale come può avvenire nei grandi traumatismi, nelle cadute dall’alto è bene (a meno che non sia assolutamente necessario spostare l’infortunato):
• Non muoverlo e non trascinarlo e chiamare immediatamente i soccorsi
• Non cercare di fermare eventuali emorragie dal naso, dall’orecchio, dalla bocca: possono essere indice di fratture della base del cranio e non soltanto indice di ferite o fratture più superficiali
• Non dare nulla da bere all’infortunato.
Cosa fare:
• Chiedere al soggetto se riesce a muovere spontaneamente gli arti e valutare se parla senza difficoltà: paralisi degli arti o difficoltà nella parola possono essere il segno di importanti lesioni cerebrali o del midollo spinale
• Attuare le tecniche di rianimazione già descritte, nel caso insorgano complicazioni cardiache o respiratorie
• Se insorge vomito (generalmente violento, a getto), si potrà soltanto ruotare lievemente la testa dell’infortunato per favorirne la fuoriuscita evitando così altre complicazioni, quali la possibilità della ostruzione delle vie aeree.
Se è necessario spostare l’infortunato, in caso di fratture della colonna vertebrale:
• mantenere il più possibile la colonna diritta (anche il collo), impedendo qualsiasi rotazione
• mettere l’infortunato su una barella (tavola, porta), sollevandolo a pochi centimetri da terra in modo da fare scivolare la barella stessa sotto di lui. Questa operazione va fatta in più persone.
• immobilizzarlo sulla barella con delle cinghie.
Se è necessario spostare l’infortunato, in caso di fratture della base cranica:
• mettere l’infortunato supino con il capo ben poggiato per terra
• mettere l’infortunato su una barella (tavola, porta), sollevandolo a pochi centimetri da terra in modo da fare scivolare la barella stessa sotto di lui. Questa operazione va fatta in più persone
• immobilizzarlo sulla barella con delle cinghie
Infarto cardiaco
è la morte di una parte di cuore dovuta alla chiusura di una coronaria ed alla conseguente mancanza di rifornimento di sangue.
Come si presenta
Trattasi più spesso di un soggetto sopra i 45 anni con:
• Senso di oppressione o costrizione toracica
• Senso di non avere digerito anomalo
• Forte bruciore dietro lo sterno
[the_ad id=”2884″]• Dolore toracico che si irradia (più spesso) al braccio sinistro, al braccio destro, al collo
• Sudorazione fredda
• Colorito cereo
• Ortopnea (grave difficoltà del respiro che costringe il paziente alla posizione seduta o eretta).
Cosa fare:
• chiamare il 118 (o, meglio, farlo chiamare da un altro soccorritore)
• Mettere il soggetto nel riposo più completo, in posizione seduta
• Tranquillizzarlo
• Evitare che abbia freddo (freddo e paura fanno battere più velocemente il cuore).
Cosa non fare
• Non dargli da bere superalcolici
• Non sdraiarlo.
Ferite ed Emorragie
Definizioni:
Ferita:
perdita della continuità della cute ed eventualmente dei tessuti sottostanti.
Emorragia:
fuoriuscita più o meno abbondante di sangue da un vaso sanguigno.
Nel caso ci si trovi di fronte a piccole ferite:
Cosa fare:
• lavarsi accuratamente le mani ed indossare i guanti (non solo noi possiamo essere fonte di infezioni per la persona ferita che stiamo soccorrendo, ma la stessa persona può essere veicolo di infezione per noi: virus quali quello dell’epatite o dell’AIDS vengono trasmessi attraverso il sangue infetto. Il semplice gesto di indossare dei guanti
di lattice può scongiurare questo rischio)
• lavare la ferita con acqua e sapone o acqua ossigenata
• coprire con garza sterile imbevuta di disinfettante
Nel caso ci si trovi di fronte a ferite più estese e profonde:
Come si presenta
- se il fiotto di sangue che esce è pulsante, allora saremo in presenza di una emorragia di un vaso arterioso
- se il fiotto di sangue che esce non è pulsante, allora saremo in presenza di una emorragia di un vaso venoso.
Cosa fare:
• Chiamare il 118
• Valutare la sede e la gravità della ferita, se vi è interessamento delle strutture più
profonde, quali tendini, muscoli, nervi, vasi di grosso calibro
• Tamponare la ferita
• Nel caso “1” praticare la compressione manuale o con laccio (cravatta, foulard) in prossimità della lesione tra il cuore e la ferita (ad esempio nella ferita di un avambraccio, porre il laccio in prossimità del gomito o al braccio)
• Nel caso “2” applicare un tampone o comprimere direttamente la sede della lesio- ne o la zona tra la lesione e la periferia (cioè la parte più lontana dal cuore); nell’esercitare la pressione si dovrà porre attenzione nel non interrompere la circolazione arteriosa (ciò potrebbe essere valutato controllando la presenza di pulsazioni a
valle del laccio).
[the_ad id=”2884″]Nel caso ci si trovi di fronte a emorragie importanti:
Come si presenta
In caso di emorragie importanti, per eccessiva perdita di sangue può intervenire uno stato di shock ; il soggetto apparirà:
• pallido
• freddo
• sudato
• con respiro superficiale ed affannoso
• con battito cardiaco molto frequente
Cosa fare:
• porre l’infortunato supino con gli arti sollevati: ciò favorirà il ritorno del sangue al cuore
• metterlo al caldo
Amputazioni
Definizioni:
Amputazione: perdita completa di un segmento anatomico per distacco dal resto del corpo.
Cosa fare:
Nel caso vi sia stata l’amputazione (cioè il distacco completo dal resto del corpo di una sua parte), come frequentemente può avvenire nel caso delle dita delle mani, o di interi segmenti di arti, si dovranno immediatamente mettere in atto le seguenti operazioni:
• chiamare il 118
• fermare l’emorragia, se necessario con un laccio emostatico da porre alla radice della parte amputata
• tamponare il moncone con garza imbevuta di disinfet- tante
• inserire il moncone amputato in un sacchetto e chiuderlo
• inserire questo primo sacchetto in un secondo contenitore con del ghiaccio (questa operazione permetterà di tentare il recupero del distretto anatomico amputato, attraverso delicati interventi di microchirurgia)
• consegnare al personale del 118 intervenuto il paziente e la parte amputata.
Fratture
Definizioni:
Frattura: interruzione della normale continuità di un osso.
Come si presenta
L’infortunato che ha riportato una frattura per effetto di un trauma di una certa inten- sità, accuserà un intenso dolore nella zona colpita con impossibilità ad effettuare i normali movimenti; nel caso in cui la frattura risulti di maggiore gravità potrà anche essere presente una zona di deformità della parte del corpo interessata (frattura scomposta) o addirittura una lesione della cute con parziale esposizione dei monconi di osso fratturato (frattura esposta).
Cosa fare:
• Controllare l’infortunato per individuare la sede della eventuale frattura
• Chiamare il 118
• Se la frattura è esposta, toccare la ferita solo con garze sterili, per evitare il rischio di infezioni
• Immobilizzare la parte del corpo interessata.
Fratture della spalla e della parte alta degli arti superiori:
• togliere gli abiti nella zona interessata (meglio tagliarli per non far compiere all’infortunato alcun movimento)
• sospendere il braccio al collo tenendolo appoggiato al torace con delle fasciature.
Fratture della parte bassa degli arti superiori:
• togliere gli abiti nella zona interessata (meglio tagliarli per non far compiere all’infortunato alcun movimento)
• immobilizzare con una stecca o una tavola l’arto, avendo cura di non spostare i monconi della frattura
• bloccare le articolazioni poste a monte ed a valle della frattura.
Fratture degli arti inferiori:
• togliere gli abiti nella zona interessata (meglio tagliarli per non far compiere all’infortunato alcun movimento)
• immobilizzare con una stecca o una tavola l’arto, avendo cura di non spostare i monconi della frattura
• bloccare le articolazioni poste a monte ed a valle della frattura.
Fratture della gabbia toracica e delle costole:
• se vi è anche la presenza di ferite, tamponarle con garza dopo una forzata espirazione (mandare fuori l’aria dai polmoni)
• se presenta segni di difficoltà respiratoria, praticare la respirazione artificiale come precedentemente descritta e trasportare in ospedale nel minor tempo possibile
• se non vi sono queste complicazioni posizionare l’infortunato seduto o sdraiato lateralmente, sul fianco interessato e con le spalle sollevate, in modo che l’altra parte del torace riesca ad espandersi normalmente.
Lussazioni
Definizioni:
Lussazione: perdita dei normali rapporti articolari tra due capi ossei.
[the_ad id=”2884″]Cosa fare:
Nel caso in cui ci si trovi a dover soccorrere un infortunato che ha riportato la lussazione di una articolazione si dovrà innanzi tutto:
• chiamare il 118
• togliere o meglio tagliare gli indumenti della zona lesa
• fasciare ed immobilizzare la parte interessata, senza praticare fasciature tropo strette.
Lussazione della spalla:
• togliere gli abiti nella zona interessata (meglio tagliarli per non far compiere all’infortunato alcun movimento)
• sospendere il braccio al collo tenendolo appoggiato al torace con delle fasciature
Cosa non fare
In nessun caso si dovranno tentare manovre di riduzione della lussazione (rimettere nella corretta posizione la parte interessata), onde evitare la possibilità di effettuare manovre non corrette o di peggiorare la situazione provocando anche danni alle strutture vascolari e nervose.
Ustioni
Definizioni:
Ustione: lesione più o meno profonda dei tessuti causata dal contatto con agenti fisici (calore) o chimici (corrosivi).
Come si presenta
Ustione lieve (1° e 2° grado): interessamento degli strati più superficiali della pelle con dolore, arrossamento, tumefazione o flittene, cioè bolle piene di liquido, di una piccola parte del corpo
Ustione grave (3° grado): necrosi dei tessuti e formazione di escare (macchie nere fumanti)
Ustione grave (4° grado): carbonizzazione dei tessuti .
Cosa fare:
Ustione lieve (1° e 2° grado):
• allontanare l’agente ustionante
• rimuovere gli eventuali indumenti
• fare impacchi di acqua fredda
• disinfettare con antisettici
• medicare, se possibile, con sostanze cicatrizzanti
• applicare garze sterili
• fasciare la zona.
Ustione più grave (3° grado) di una piccola parte del corpo:
• allontanare l’agente ustionante
• non asportare eventuali pezzi di indumenti attaccati alla zona ustionata
• ricoprire la zona con garze sterili.
Ustione di 3° grado ed estesa ad una ampia parte del corpo:
• chiamare il 118
• allontanare l’agente ustionante
• mettere il soggetto in posizione antishock, supino con gli arti sollevat
• riscaldarlo con coperte
• se è cosciente, fargli bere acqua.
In ogni caso, quali buone norme generali di comportamento, sarà bene ricordare:
• allontanare sempre al più presto la fonte ustionante dalla superficie del corpo: ad esempio nel caso di un soggetto con abiti in fiamme si dovranno immediatamente spegnere le fiamme con una coperta o con dell’acqua, senza usare estintori chimici
• la possibile presenza di fumi tossici che si sviluppano durante l’incendio
• non soffermarsi sulla sede della lesione senza prima avere valutato le condizioni generali dell’infortunato
• usare sempre i guanti: il rischio di infettare la zona lesa è estremamente elevato.
Dal grado dell’ustione e dalla quantità di superficie corporea interessata dipenderà la gravità della situazione generale
Colpo di Calore
Definizione:
Colpo di calore: disturbo della regolazione termica del corpo umano (aumento eccessivo della temperatura) legato ad un blocco della sudorazione; può intervenire quando si verificano particolari condizioni climatiche quali la temperatura ambientale troppo elevata, la ventilazione scarsa, l’eccesso di umidità dell’aria, una attività fisica troppo intensa.
Come si presenta
• eccessivo aumento della temperatura corporea (fino anche a 46°)
• mal di testa (cefalea) sempre più forte
• aumento della frequenza del respiro che diventa superficiale
• blocco della sudorazione
• collasso cardio-circolatorio
• turbe dello stato di coscienza
• convulsioni
• delirio.
Cosa fare:
• chiamare il 118
• trasportare l’infortunato in un luogo fresco e ventilato
• levare gli indumenti
• raffreddare l’infortunato con acqua fredda e se possibile immergerlo nell’acqua
• controllare la respirazione ed eventualmente iniziare le tecniche di rianimazione già descritte
Colpo di sole
[the_ad id=”2884″]Definizione:
Colpo di sole: è uno stato di malessere generale che si verifica in seguito alla eccessiva esposizione ai raggi solari diretti, soprattutto in corrispondenza del capo e del collo.
Come si presenta
• cefalea
• delirio
• allucinazioni
• talora coma.
Cosa fare:
• chiamare il 118
• trasportare l’infortunato in un luogo fresco e ventilato
• levare gli indumenti
• raffreddare l’infortunato con acqua fredda iniziando dal capo e dal collo; se possibile immergerlo nell’acqua
• controllare la respirazione ed eventualmente iniziare le tecniche di rianimazione già descritte
Folgorazione
Folgorazione: essa consiste nel passaggio di scariche elettriche attra- verso il corpo umano. L’importanza dei danni che possono derivarne sarà dipendente dalla durata del contatto tra il corpo umano e la corrente elettrica e dalla intensità della corrente.
Come si presenta:
• Può presentare fratture (la corrente ad alto voltaggio proietta il corpo lontano), Ustioni, lesioni oculari;
• ha il polso aritmico
• è in stato di shock.
Cosa fare:
Allontanare il soggetto dalla fonte di elettricità: naturalmente si dovrà evitare, toccando il corpo dell’infortunato, di rimanere a propria volta folgorati: ciò potrà essere fatto ponendosi in condizioni di isolamento (toccare il corpo del soggetto con qualche oggetto di legno o di gomma o con tessuti asciutti) o se possibile staccando del tutto la corrente elettrica.
• chiamare il 118
• valutare il più rapidamente possibile le condizioni generali dell’infortunato
• controllare i due fondamentali parametri vitali: attività cardiaca e respirazione
• se questi sono alterati attuare immediatamente le pratiche di rianimazione già descritte: il massaggio cardiaco esterno e la respirazione artificiale
• se vi sono ustioni gravi diffuse o nel punto di contatto tra cavo elettrico e uomo, coprirle con garze sterili.
CRISI EPILETTICA
Definizione:è una manifestazione patologica derivante da una scarica elettrica anomala prodotta da una popolazione di cellule nervose (del sistema nervoso centrale) ipereccitabili.
Sono possibili 2 quadri principali
Crisi di piccolo male
• Il soggetto mostra un’alterazione della coscienza detta “assenza”: ha lo sguardo fisso, non risponde alle domande.
• Il corpo puo’ essere scosso da movimenti tonico-clonici (contrazioni involontarie dei muscoli di una parte del corpo)
• Quando il soggetto rientra nella realtà non ricorda nulla della crisi.
Crisi di grande male
•I fase:
Il soggetto perde conoscenza e cade a terra Il corpo si irrigidisce, il soggetto non respira , il volto diventa cianotico per alcuni secondi
•II fase:
il soggetto è scosso da movimenti convulsivi del tronco, faccia e arti con perdita delle urine, schiuma alla bocca (1-4 minuti)
•III fase:
al termine della crisi il soggetto si addormenta profondamente. Al risveglio non ricorda nulla di quanto è accaduto.
Cosa fare:
• Allontanare il soggetto da fonti di pericolo
• Chiamare il 118
• Nella fase di rilassamento (III fase) sistemarlo in posizione di sicurezza (sul fianco)
• Slacciare gli indumenti stretti per favorire la respirazione.
Cosa non fare
• Cercare di impedire la crisi
• Tentare di aprire la bocca del soggetto
Inalazione o ingestione acuta di sostanze chimiche tossiche
Definizione:
Inalazione:introduzione attraverso le vie respiratorie di sostanze gassose, volatili o liquide vaporizzate.
Ingestione: introduzione attraverso la bocca (nell’apparato digerente) di sostanze liquide o solide.
Intossicazione: stato morboso dovuto alla introduzione di sostanze esogene (esterne) tossiche od alla presenza di sostanze endogene (interne) tossiche nell’organismo.
Acuta: in modo rapido e violento.
Intossicazione acuta per inalazione
Cosa fare:
• trasportare l’infortunato al di fuori dell’ambiente inquinato, indossando i mezzi di protezione adeguati (maschere) per evitare il rischio di venire intossicati a nostra volta
• slacciargli gli abiti che possono in qualche modo stringerlo
[the_ad id=”2884″]Se l’infortunato è cosciente:
• controllare che le vie aeree (naso, bocca) siano pervie (aperte, senza ostacoli),
• metterlo in un ambiente ben aerato
• se possibile somministrare ossigeno.
Se l’infortunato non è cosciente:
• chiamare il 118
• stendere il soggetto a terra supino con il capo iperesteso (steso all’indietro)
• avviare le pratiche di rianimazione
• consegnare al personale del 118 intervenuto un campione della sostanza sospetta responsabile dell’intossicazione (es. irrorazione di un terreno con fitofarmaci senza la protezione delle vie respiratorie).
Intossicazione acuta per ingestione
Cosa fare:
• valutare qual è il tipo di tossico ingerito, la quantità, il tempo trascorso dall’ingestione (raccogliere le informazioni e trasmetterle al medico).
Se è cosciente:
• trasportare al più vicino centro antiveleni, insieme alla confezione del prodotto, o dei prodotti, nel caso di una miscela, ingeriti.
Se è incosciente:
• chiamare il 118
• attuare le manovre di rianimazione precedentemente descritte
• consegnare al personale del 118 intervenuto un campione della sostanza sospetta responsabile dell’intossicazione
Danni agli occhi
Contatto con sostanze tossiche
Come si presenta
• improvviso ed acuto dolore locale
• contrazione marcata delle palpebre
• arrossamento delle congiuntive (sottile strato che riveste l’interno delle palpebre e la sclera, ovvero la parte bianca degli occhi)
• abbondante lacrimazione
• fastidio alla luce.
Cosa fare:
• lavare con abbondante acqua a getto continuo per almeno 3-5 minuti, tenendo ben divaricate le palpebre e dicendo al soggetto di muovere gli occhi nelle varie direzioni
• mettere un tampone sull’occhio
• inviare al più vicino pronto soccorso oculistico.
Penetrazione corpo estraneo
Come si presenta
• dolore più o meno intenso accentuato dalla chiusura delle palpebre
• sensazione di presenza di qualcosa di estraneo nell’occhio
• lacrimazione più o meno abbondante
• arrossamento delle congiuntive
• nei casi più gravi, abbassamento e gonfiore della palpebra superiore
• alterazioni del visus (vista), di variabile entità.
Cosa fare:
Recarsi subito al più vicino pronto soccorso oculistico
Per scaricare il file pdf originale clicca qui