Tra gli articoli più letti in questo portale dedicato alla professione si denota un certo interesse a comprendere al meglio i diritti e doveri che ruotano attorno alle normative sugli orari e riposi di servizio.
In questo articolo proverò brevemente a elencare tutte le informazioni necessarie da sapere.
Orario Lavorativo
Ogni infermiere in sanità pubblica (e molti anche di sanità privata) hanno un orario ordinario di lavoro di 36 ore settimanali.
Queste 36 ore possono essere organizzate, a seconda delle decisioni aziendali, su 6 giorni o su 5 giorni. Nel primo caso ogni turno ordinario conterà 6 ore lavorative, nel secondo caso 7 ore e 12 minuti.
N.B. Per sapere come conteggiare il proprio debito orario collegati a questo articolo!
Inoltre è importante sapere che sebbene l’orario ordinario sia di 36 ore, per un turnista quest’ultimo potrebbe variare. Il turnista non potrà mai fare più di 44 ore settimanali e meno di 28 ore.
Ad ogni caso, si prevede un generico obbligo di garantire al dipendente il giusto riposo psico-fisico.
Bisogna ricordare che con l’entrata in vigore del nuovo CCNL, la programmazione del turno lavorativo deve essere disponibile entro il giorno 20 del mese precedente.
Riposo
Con il decreto legislativo 66/2003, si introduce l’obbligo per l’azienda di garantire almeno 24 ore di riposo nei 7 giorni lavorativi. Qualora questo, per esigenze di servizio, non fosse possibile, bisogna garantire almeno 48 ore nei 14 giorni lavorativi.
Il riposo tra un turno e l’altro deve essere di almeno 11 ore consecutive. Ogni attività aziendale, ad esempio per eventi formativi obbligatori, interrompe il riposo. Quest’ultimo dovrà essere recuperato fino al raggiungimento delle 11 ore di riposo. Questo recupero potrà essere effettuato entro 3 giorni dal riposo saltato.
Infine bisogna tenere a mente che nei turni che superano le 6 ore consecutive di lavoro è necessario garantire 30 minuti di pausa per consumare il pasto oppure per il recupero delle energie.
In un anno inoltre il dipendente ha diritto a 52 riposi. Il riposo non può essere remunerato, dunque deve essere sempre fruito. Per ulteriori informazioni sul riposo collegati a questo articolo.
Straordinari e Banca ore
Lo straordinario, come suggerisce la parola, è un evento eccezionale e non previsto in modo programmatico. Il massimo di ore straordinarie accumulabili in un anno sono 180 ore, in taluni casi il limite può essere portato a 250 ore con scostamenti del 5%. Per il dipendente che accetta o è chiamato a coprire un turno straordinario è prevista una maggiorazione sullo stipendio. Ogni azienda gestisce i propri codici di timbratura e il bonus per il dipendente ma in linea teorica, la maggiorazione non potrà mai scendere sotto il 15% nei giorni della settimana, del 30% nei giorni festivi o le notti e del 50% nei turni notturni e festivi.
Gli straordinari inoltre possono essere pagati, oppure recuperati come giornate di riposo, in tal caso di parlerà di banca ore o monte ore. Questo è deciso dall’azienda e spesso viene data la possibilità al dipendente di decidere cosa mettere in pagamento e cosa accostare in monte ore. In linea teorica, il riposo compensativo (sfruttando le ore di straordinario accumulate) deve essere goduto entro 4 mesi. Sebbene il monte ore debba essere sempre a quota zero entro la fine dell’anno può succedere che le aziende concedano di riportare le ore all’anno successivo, oppure mettano in automatico in pagamento tutti gli straordinari entro la fine dell’anno. Queste sono valutazioni da fare in base alle direzioni aziendali e gli accordi sindacali in essere.
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