Finalmente è arrivata la data sperata da tutti gli infermieri in attesa degli aumenti previsti dal CCNL 2019-2021: 2 Novembre 2022, Firma del nuovo CCNL.
Definirlo “Nuovo” in realtà solleva quella spiacevole sensazione di insoddisfazione nei confronti delle istituzioni che ormai ogni italiano ha imparato a conoscere.
Come sappiamo il 2 Novembre 2022, le professioni sanitarie firmeranno il contratto che fa riferimento al periodo che va dal 1 Gennaio 2019 e che termina il 31 Dicembre 2021. Ovviamente questo contratto sostituirà quello attualmente in vigore (2016-2018) e diverrà il nuovo punto di riferimento per i professionisti. Permane però che il rinnovo programmato per il giorno di commemorazione dei defunti, fa riferimento ad un contratto che a pensarla bene è scaduto da circa 11 mesi.
L’ormai ex-ministro della Pubblica Amministrazione, On. Brunetta aveva garantito tramite il suo profilo Facebook che il contratto sarebbe arrivato a Gennaio senza ulteriori ritardi, sbandierando il 5% di aumenti previsti per gli infermieri. Ora sappiamo che il ritardo c’è stato.
Fino all’ultimo alcuni interessi politici e di gioco dei troni hanno interessato la classe medica (non tutta per carità) appartenente a due sigle sindacali. Quest’ultime hanno provato a mettersi di traverso ad alcuni articoli del nuovo CCNL. In particolare l’Articolo 28. Le contestazioni riguardavano la possibilità di carriera dirigenziale e di direzione da parte delle professioni sanitarie. Sebbene la legge lo preveda, per il gioco dei troni è senza dubbio un fastidio in più. L’appello alla corte dei conti è caduto nel vuoto e lo stesso presidente dell’ARAN ha respinto ogni tipo di critica e velleità da parte dei sindacati in questione.
Con il via libera della Corte dei Conti l’ultimo step è la firma. Finalmente il 2 Novembre metteremo la parola fine a questo rinnovo contrattuale, che ai nostri occhi è sembrato il protagonista di una novella di Tolkien.
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