Presentiamo la trascrizione riassuntiva dell’Intervista che è avvenuta tra il sottoscritto e il Cantautore Simon Di Dio che presenterà il primo di Dicembre di questo anno il suo singolo dedicato alla figura infermieristica: “La Ballata dell’Infermiere”. Buona lettura.
Hey prima di iniziare, magari vuoi ascoltare la traccia su YouTube!
TNP: Buonasera Simon, intanto di ringrazio di avermi mandato la tua traccia in anteprima, è un lavoro impressionante. Sono rimasto molto colpito dalla qualità del lavoro, ma sopratutto dai contenuti. Entriamo nel merito di questa conversazione: Parlami del tuo lavoro, presentalo a tutti i lettori…
Simon: “Intanto, mi presento, sono Simon di Dio e sono un Infermiere, e sono anche un cantautore. Da molto tempo sentivo la necessità di scrivere qualcosa per la professione, ma ogni volta non riuscivo a raggiungere il risultato sperato.
Arrivata la Pandemia, il tutto è caduto nel dimenticatoio, esattamente come è accaduto alla fine della prima ondata, dove gli infermieri, cosiddetti “eroi” sono nuovamente sprofondati nel loro stato di invisibili. In questo momento, questa idea è tornata alla ribalta. Ho deciso di raccontare la quotidianità di chi da sempre si prende cura dei cittadini”
TNP: Interessante. Per un attimo ho creduto che il periodo pandemico fosse stato il protagonista di questo cambio di stile. Per chi, come me, conosce le tue creazioni artistiche precedenti è certo che ci sia stato un radicale cambio di stile. In questa traccia ho provato a capire a chi ti sei ispirato o chi in senso lato, ti ha influenzato. Ma rivolgo la domanda a te…
Simon: Questa è una cosa che ho sempre detto: Essere rinchiuso in uno stile o in un’etichetta è una cosa che non mi appartiene. Dunque ogni sensazione e ogni stato d’animo trovano sfogo in uno stile musicale differente. Questa è una delle mie caratteristiche e anche il motivo per cui le mie ultime creazioni sono state cosi differenti nel corso degli anni.
Parlando di stili in questa traccia però devo fare riferimento, nella parte del testo, ad un mio idolo, assoluto maestro e paroliere: Caparezza. Un genio della musica contemporanea.
Quando invece parte la telecronaca, dove provo ad elencare ciò che della professione a me non va bene, ma in modo più sciocco e ironico, ho sicuramente ricevuto influenze dal maestro, o forse dovrei dire Band di maestri: Elio e le storie tese.
TNP: Ecco, su Caparezza ci avrei scommesso, su Elio invece mi hai appena aperto gli occhi. Riascolterò sicuramente il testo. Dobbiamo però dire, senza togliere alcun merito a nessuno, che la tua voce in questo singolo si apre molto. Più di quanto tu abbia mai fatto nella discografia a me conosciuta. Nel ritornello la voce diviene più aggressiva e graffiata. Io ho visto una similitudine con la forza della professione infermieristica che possiede un grande potenziale, e sarebbe in grado di alzare la voce. E’ solo una mia forzatura oppure mi confermi questo messaggio?
Simon: Per chi come te, lavora con l’informazione e i reportage, quell’analisi che tu chiami forzatura è la base del tuo lavoro, senza quello non potresti scrivere ciò che scrivi.
Nel ritornello sono riuscito a mettere tutte le sfaccettature Rock. Inizialmente pensato con uno stile più folk siciliano, si è trasformato ad uno Shuffle Rock. Negli anni ho voluto mettere sempre del Rock nelle mie tracce. Nel mio primo album, più autobiografico, è volutamente “calmo”, se cosi si può dire. Non ho mai espresso temi di denuncia, se non per il brano Taliannu ‘U Mari, che affronta un pò il tema dell’immigrazione. Ora con “La Ballata dell’Infermiere” sentivo il bisogno di affrontare una tematica importante, e il Rock mi ha dato l'”aggresività” giusta.
TNP: Per chi come me, osserva il Web e sopratutto il mondo Infermieristico, con occhio critico e trova spunto per pubblicare qualcosa a riguardo, pena talvolta qualche diffida, ha notato che questa è la prima traccia che parla del mondo infermieristico, senza storpiature. Anzi, questa traccia, che ho riascoltato più volte, sembra dare lustro e risalto alla nostra professione. Per questo motivo, l’ho definito “Attivismo Artistico Professionale”, trovi che questa mia definizione sia corretta?
Simon: Non mi definirei un’attivista, ma ho notato che nonostante molti abbiano scritto libri ed articoli a tal proposito, pochi lo hanno affrontato in modo “sincero”. Per questo motivo ho deciso di fare la mia parte, componendo questo pezzo. Il modo migliore per esprimere le mie sensazioni, con un linguaggio a me caro. Ho vissuto con profondo fastidio tutta la fase pandemica: in primis per il problema umanitario. E ricordo che noi tutti abbiamo lavorato con professionalità e spirito di sacrificio, mettendoci il cuore. Ciò che mi ha irritato, è il modo romanzato di raccontare la storia dell’Infermiere “Eroe”. Ho rifiutato sin da subito questa dicitura, perchè sapevo come sarebbe andata a finire: Una volta spenti i riflettori, gli Infermieri sarebbero ritornati subito nel dimenticatoio.
Lavoriamo con dei compensi ridicoli, se solo pensiamo che ad ogni minimo errore, o in generale ad ogni evento avverso possiamo ledere la persona che curiamo. E’ snervante non vedere alcun interesse da parte delle istituzioni a entrare nel merito del problema.
TNP:Tentando di allontanarci dalla politica e dalla discussione professionale, e tornando alla musica. Ho ascoltato con interesse l’intro della canzone fatta da tastiere, e una evoluzione incredibile già nella prima strofa. Entriamo nel merito della composizione. Chi c’è dietro tutto questo, oltre a te?
Simon: Direi che è meglio, e per citare Caparezza “Chi se ne frega della musica!”. A parte gli scherzi, mi hai anticipato. Nella composizione musicale devo ringraziare Leandro Firetto, che è un grandissimo amico, col quale ho collaborato con altri progetti musicali sin dai tempi del liceo. Leandro è un musicista poliedrico, dotato di orecchio assoluto, un compositore fantastico e anche lui un infermiere. Durante la creazione delle nostre tracce, è in grado di capire cosa voglio fare e portare alla realtà le nostre idee. L’altro genio che voglio assolutamente citare è Giorgio Canini che è il Sound Engineer e Arrangiatore, che ha permesso di creare e rendere reale il progetto. Ringrazio entrambi per questo impegno e risultato, creato in alcuni studi di altissimo livello tra Bergamo e Milano.
TNP: Devo dire che il risultato è veramente sorprendente. Ti faccio una domanda ulteriore: Dove uscirà questo singolo?
Simon: La traccia sarà presente su tutte le piattaforme digitali esistenti. Partendo da Spotify ad Itunes etc etc. Comuque per chi volessere supportarci, potrà andare su Bandcamp e sostenerci facendo una piccola donazione. Ricordiamo che dietro questo lavoro c’è stato un grande impegno economico da parte nostra, e qualsiasi supporto sarà assolutamente gradito (TUTTI I LINK QUI -> https://linktr.ee/simondidio )
TNP: Faccio l’ultima domanda, cosa ti aspetti da questa pubblicazione? Che impatto credi potrà avere sulla popolazione e sulla professione?
Simon: Ho imparato a non aspettarmi niente e non pretendo niente. C’è una speranza ovviamente: il mio obiettivo è arrivare a quanti più cuori e menti possibili, cambiando la giornata a qualcuno. Ho sempre pensato che il bello di essere famosi, è poter mandare messaggi importanti da far arrivare al grande pubblico.
TNP: Quale messaggio vuoi inviare ai lettori e agli ascoltatori?
Simon: Ascoltate la traccia, se vi piace diffondetela il più possibile. Lanciate l’hashtag #laballatadellinfermiere utilizzate la canzone nelle stories di Instagram e nei vari social. Provate e diffondere questo progetto con noi.
TNP: Ringraziamo Simon per la sua testimonianza, e ricordiamo a tutti che il primo dicembre di questo anno uscirà il suo singolo. Condividiamo questo bellissimo progetto.
Tutti i Link della canzone!
L’Intervista Completa qui di seguito: