“[…] Infermieri e assistenti sanitari disertano il bando di Arcuri per i “vaccinatori”, […]” tuona giudizioso il titolo dell’articolo di un noto quotidiano.
I titolisti, si sa, guadagano molto di più di articolisti o un editorialisti, considerando che proprio dal titolo si da l’impronta di lettura dell’articolo nel totale.
L’articolo in questione, risulta quasi come un monito nei confronti degli infermieri, soffermandosi per lo più alla grande partecipazione dei medici al bando, e al fatto che i soldi per pagarli non bastano. Infatti con questo bando si è sperato di prendere per la maggiore, personale “a basso costo” col fine di fare eseguire una stessa procedura a stipendi variabili.
Partiamo però dal titolo: questo giornale sanitario, ha deciso di improntare il pezzo, sembrerebbe quasi in modo accusatorio, nei confronti di Infermieri e Assistenti Sanitari. Senza nemmeno virgolettare la parola (nel titolo, considerano che nel testo viene poi virgolettato), si utilizza la parola “Disertare”, che ora per dovere della cronaca dobbiamo approfondire etimologicamente, sperando che l’autore dell’articolo si soffermi sull’errore concettuale commesso.
diṡertare: a. Abbandonare un luogo b. Non andare in un luogo dove si ha il dovere di essere presente
Disertare – Vocabolario Treccani
1.abbandonare senza autorizzazione il reparto di appartenenza o non farvi ritorno dopo un’assenza autorizzata [+ da]: disertare dall’esercito, dal proprio reparto | passare al nemico
Disertare – Garzanti Linguistica
2. abbandonare un’idea, una causa, il partito a cui si apparteneva; venir meno a un dovere, a un obbligo
1 Abbandonare illegittimamente il corpo dove si presta servizio militare: interi reparti hanno disertato passando nelle file nemiche
Disertare – Dizionari Repubblica
2 Abbandonare il proprio posto, il proprio ufficio, il proprio gruppo: d. da un partito politico
3 Sottrarsi a un obbligo:
La parola disertare dunque, ha come significato intrinseco, non tanto il rifiuto di partecipare ad un bando, poco favorevole e conveniente per i professionisti infermieri e assistenti sanitari, quanto il disertare, quello che il giornalista in questione, valuta come una vera e propria “missione”.
Chiedere agli editorialisti, di smetterla di considerarla una Missione ma piuttosto, ciò che è, ovvero una Professione Intellettuale, è ormai una causa persa. Rimane lampante che la scarsa capacità di utilizzare le giuste parole, venga da una deficitaria conoscenza della professione infermieristica.
Lo stesso termine, difficilmente viene utilizzato per la categoria medica, che spesso gode di protezione giornalistica e che tendenzialmente viene vista come una professione che “rifiuta” una proposta considerabile non degna di riscontro.
Questo è quanto accaduto con il bando dei vaccinatori: Infermieri e Assistenti Sanitari, con obbligo di esclusività, e con una compagine di Liberi Professionisti, che per ora sono spesso sfruttati dalle aziende private e non, come dipendenti a basso impegno contrattuale. Il dato da leggere non è dunque il rifiuto (e non “disertare”) del bando, quanto le condizioni in cui contrattualmente e socialmente sono costretti a vivere queste due professioni, che hanno timore per il futuro, e temono di di addentrarsi in un vicolo cieco contrattuale. Non di meno, parliamo dei compensi iniqui, che portano a guadagnare per la stessa procedura, stipendi differenti.
Infermieri Disoccupati in Italia non ci sono, e i contratti offerti non sono allettanti, sia per riscontro economico che per durata contrattuale. Il Bando dunque non è stato “disertato” bensì è stato “rifiutato” o per meglio dire “ignorato”, considerando i rischi e comparandoli con i benefici.
Un Professionista della Salute, non “diserta” ma rifiuta un’offerta, tenetelo bene a mente…