L’allattamento naturale al seno, secondo l’OMS, dovrebbe esclusivo per i primi sei mesi di vita del bambino e inserito invece in una dieta integrata con altri cibi fino a primi due anni di vita. Questa pratica è inserita come favorevole al miglioramento della salute di madre e figlio.
I benefici possono essere considerati anche di tipo economico, essendo stato osservato una riduzione della spesa sanitaria.
Gli studi condotti negli ultimi anni hanno dimostrato che il latte materno sia l’alimento migliore per un sano sviluppo psico-fisico del neonato e che allattare al seno sia un fattore di protezione anche per la salute delle mamme.
L’allattamento al seno rappresenta la migliore fonte di nutrimento per i neonati e per i bambini piccoli, infatti questo nutrimento è la migliore protezione per il bambino dalle malattie dell’infanzia.
L’allattamento però sembra portare dei benefici anche alla madre. Si è infatti notato una riduzione del rischio di depressione postpartum, aiuta la madre a ridurre il grasso addominale, diminuisce il rischio di sviluppare diabete, problemi cardiovascolari o ictus.
Ruolo dell’Infermiere e dell’Ostetrica è sicuramente supportare e educare le madri in questi primi momenti, essendo considerati i più importanti e delicati.
Alcune survey hanno dimostrato che molte donne hanno difficoltà a capire le giuste modalità per allattare il proprio bimbo.
L’Oms ha infatti raccomandato alle strutture sanitarie di dotarsi di consulenti in grado di promuovere e di insegnare questa pratica alle neo-mamme. L’Oms afferma altresì che l’allattamento al seno dovrebbe iniziare entro un’ora dalla nascita e, fino ai sei mesi di vita, i bambini dovrebbero essere nutriti esclusivamente con il latte materno.
Alla madre è importante dare la possibilità di allattare tutte le volte che il bambino lo richiede, per soddisfare questa richiesta è importante mettere in atto il Rooming.
Il Rooming è considerato dalle più grandi organizzazioni mondiali (Unicef e OMS) una buona pratica utile ad assicurare una forte ed efficace creazione del legame madre bambino e per sviluppare un efficace allattamento al seno.
In questo contesto, si vede nascere la figura dell’Infermiere Consulente alla Lattazione. Questa figura, voluta dall’OMS si occupa di supportare ed educare le giovani madri in:
– Difficoltà di attaccamento o di suzione del bambino
– La comparsa di ragadi sul seno materno
– La mancanza di un valido sostegno in ambito familiare
La figura di Consulente alla Lattazione non è non un vero e proprio titolo ma una certificazione che l’International board certified lactation consultant (Ibclc) rilascia dopo un percorso di formazione teorico-pratico, diverso a seconda della formazione di base, e una prova d’esame.
Per l’infermiere, in quanto professionista abilitato nel processo di educazione sanitaria, in quanto vicino alle famiglie durante i percorsi assistenziali, può essere consigliabile l’abilitazione a questa figura. Rimane però importante, conoscere quelli che sono i consigli riguardo l’allattamento per il raggiungimento di una educazione terapeutica efficace.
Quali sono i vantaggi per la mamma?
1- Favorisce il legame madre figlio
2- Rende più facile il recupero fisico dopo il parto
3- Diminuisce il rischio di depressione post parto
4- Diminuisce la probabilità di sviluppare osteoporosi e alcune forme di tumore
Quali sono i vantaggi per il bambino?
1- Protegge dalla diarrea e dalle infezioni acute alle vie respiratorie
2- Stimola il suo sistema immunitario
3- Riduzione del rischio allergie
4- Il latte materno è ricco di anticorpi ed enzimi che migliorano la salute del bambino, è immediatamente assimilabile, è sempre alla temperatura ideale
L’educazione della madre passa nell’educare anche che la durata della poppata è libera e soggettiva al bambino.
La madre può assumere differenti posizioni:
– Seduta
– Semi seduta
– Sdraiata
In caso di malattie infettive quali Epatite B, Epatite C, Tubercolosi o Mastite, potrebbe essere possibile continuare l’allattamento, previa consulenza con specialista materno-infantile.
Come capire se il neonato è posizionato correttamente?
– La sua bocca è ben aperta ed il labbro inferiore è incurvato in fuori
– Il mento del neonato tocca il seno
– Vi sono lente e profonde suzioni
– La mamma non avverte dolore
– Si può sentire il neonato deglutire