Myra Levine nasce a Chicago nel 1920 e muore nel 1996. Non ha mai sviluppato una propria teoria, seppur venga ricordata come la teorica del modello di conservazione, ma ha trattato nel profondo numerosi argomenti di rilevanza infermieristica che hanno trovato terreno fertile nell’applicazione in pazienti critici.
Le sue opere sono:
- Introduction to Clinical Nursing (1969);
- Renewal for Nursing (1971).
Il suo approccio al Nursing prevede la promozione del benessere fisico e psichico del paziente, tramite quattro azioni principali:
- conservazione dell’energia: la persona abbisogna per le proprie attività vitali di energia; l’equilibro energetico va continuamente riequilibrato;
- conservazione dell’integrità strutturale: occorre limitare il danno fisico reale o potenziale; la guarigione ripristina l’integrità strutturale;
- conservazione dell’integrità personale: mantenimento o recupero dell’identità e del proprio valore;
- conservazione dell’integrità sociale: riconoscimento del paziente come essere sociale, attuazione di relazioni interpersonali.
Levine inoltre, crede che il ruolo dell’infermiere sia primario rispetto al ruolo del paziente, che può anche essere passivo nella cura. La responsabilità dell’infermiere consiste nell’interagire col paziente ed intervenire sul suo ambiente in modo da favorire l’adattamento: “L’adattamento è un processo di cambiamento attraverso il quale l’individuo mantiene la propria integrità all’interno del suo ambiente”.
Se l’intervento infermieristico mantiene invariato lo stato di salute del paziente si definisce di sostegno; se promuove la guarigione e il recupero dello stato di salute si parla di intervento terapeutico.