Cosa rara è sentire parlare degli infermieri in TV, ma quando accade, non succede mai per mettere in luce i problemi che affronta ogni giorno la professione, ma solo e sempre per essere attaccati. Stupidi ancor di più sono i nostri colleghi infermieri, che quando si ritrovano sotto attacco, invece che schierarsi e formare un fronte unito, sputano sentenze su chi in realtà li difende. Vedi tutte quelle “testate giornalistiche” definite tali solo perché registrate al tribunale da chissà quale giornalista prestanome, ma gestite interamente da persone che mirano a farsi spazio facendo demagogia.
Ebbene si, la politica ora è basata interamente sul giornalismo, cosa che si nota quando a seguito dei fatti di Bologna (LINK) si inscena una grande accusa mediatica nei confronti degli infermieri
Giornalmente i nostri colleghi portano avanti in modo ECCELLENTE un sistema sanitario allo sbando, gestito da dirigenti medici corrotti ed incompetenti che dovrebbero ringraziare i sottopagati e maltrattati infermieri se la loro era di dirigenza incompetente non li ha ancora portati dietro le sbarre.
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Ebbene si, siamo il cuore pulsante della sanità e per quanto il popolo non lo voglia ammettere, siamo noi che mandiamo avanti tutto il carro, mandando avanti pazienti, ricerca e portafogli dei signori medici.
Dopo il fatto dell’ennesima infermiera killer (problema che secondo noi si dovrebbe evitare già nel momento della formazione universitaria) ci siamo resi conto che la notizia per motivi celati doveva essere fatta rimbalzare su tutte le testate giornalistiche. Ma ora si scopre che ancora non ci sono prove. Solo sospetti.
Non ci sorprende che quando si tenta di parlare dei turni estenuanti e del rischio di commettere errori sulla pelle dei pazienti, nessuno ne parla ma quando c’è da mettere in scena un teatrino con killer, pazienti deceduti e la classica collega che dice “era una persona normalissima” la notizia rimbalza in ogni dove. Il motivo sta nell’italiano e nella natura dell’uomo, che, invece di disprezzare questi gesti, ama sentirne parlare in TV ed ascoltare ore ed ore di talk-show dementi, che di informazione ne fanno veramente poca.
Questa situazione ci mette in condizione di sospettare che qualcuno possa strumentalizzare gli accadimenti avvenuti finora, per mettere in cattiva luce la nostra professione che, proprio in questi giorni, stava per fare un passo avanti, liberandosi in parte della figura del medico. Una lobby conosciuta per avere “introiti secondari” da case farmaceutiche e avere una buona forza politica in parlamento.