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Una lettera circolante sui social ha attirato la nostra attenzione. Il messaggio originale criticava la Senatrice Silvestro per non aver risolto una determinata situazione. Noi vediamo, invece, una versione differente. Ma procediamo per gradi.
La lettera (riportata qui in basso) riprende un tema importante, ovvero la gestione di bambini affetti da patologie croniche che richiedono un supporto che sia sanitario ma che attualmente è ancora gestito dai maestri e professori.
Una responsabilità che non è richiesta nel profilo professionale dell’insegnante e, di conseguenza, fa si che i professionisti si assumano responsabilità che vanno al di la delle proprie competenze.
Questa lettera riapre un caso messo nel dimenticatoio (Emma Bonino lo aveva riproposto nel 2010 LINK) ovvero la necessità di avere un Professionista Sanitario nelle scuole, per poter dare un adeguato primo soccorso e poter gestire al meglio alunni con patologie croniche. Un sorvegliante sanitario VERO, che si occupi di tutte le tipologie di problematiche dei più piccoli.
Alcune nazioni, hanno già da decenni inserito un infermiere nell’organico scolastico, dislocando in questo modo molti più professionisti e avendo una copertura capillare anche del territorio.
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Ritornando però alla nostra idea riguardo questa problematica, crediamo che il cambiamento debba partire direttamente dalle scuole. Ogni Maestro e Professore dovrebbe, infatti, dichiarare la sua condizione e rifiutarsi di prendere responsabilità che si allontanano da quelle previste dal proprio profilo. Questo farebbe emergere una difficoltà a garantire la gestione e la sorveglianza dei nostri bambini con conseguente necessità di affidare questo compito a dei veri infermieri.