Una campagna mediatica senza precedenti ha etichettato ormai l’ecstasy come droga che uccide di più. I tre casi resi famosi (tra questi c’è anche il caso della morte del ragazzo di Lecce a causa di un problema cardiaco) a seguito di decine e decine di aggiornamenti nei maggiori telegiornali italiani hanno suscitato clamore e disdegno.
Eppure tutto questo è frutto di un interpretazione sbagliata. L’ecstasy infatti, secondo la Relazione annuale antidroga 2014, non è la droga che causa il maggior numero di decessi. Su questa relazione possiamo notare che invece è ancora l’eroina la sostanza che uccide di più.
Lo scorso anno sono morte a causa delle droghe assunte 313 persone. Per 132 di loro la sostanza killer non viene indicata, ma negli altri casi la situazione è questa
Con l 81% è in cima alla classifica l’ Eroina con 147 morti. Abbiamo al secondo posto la Cocaina con 23 morti. Il metadone al terzo posto con 10 morti e le anfetamine con 1 morto.
Inoltre nonostante quanto possa essere detto in tv il numero di decessi a causa di overdose da droghe è notevolmente calato negli ultimi anni. Si registra un calo del 10,32% rispetto al 2013 nel numero di persone morte a causa della droga. In termini percentuali la riduzione più significativa riguarda le donne, che hanno visto una riduzione di quasi il 53%, con un salto dai 36 decessi di due anni fa ai 19 dello scorso anno. A morire uccisi dalle sostanze stupefacenti sono soprattutto gli uomini.
La Polizia di Stato smentisce anche i dati riguardanti la notizia che siano soprattutto i più giovani a cadere vittima delle sostanze stupefacenti. In realtà il numero di decessi aumenta con l’età: nel 2015 sono stati solo 4 i teenager che hanno perso la vita per l’abuso di droghe, mentre la stessa sorte è toccata a 49 persone di età compresa tra i 35 e i 39 anni. Vediamo il grafico:
Per concludere è il caso di sottolineare che le morti per overdose di droghe non avvengono solo in vacanza o in località turistiche. La distribuzione non sembra essere legata solo alla presenza di luoghi turistici.
L’articolo ha messo in discussione quanto detto dalla tv e dalle testate giornalistiche e si basa su una relazione della Polizia di Stato. Sottolineiamo l’importanza di fidarsi di dati certi e non solamente di quanto detto dai media.
L’articolo non ha assolutamente l’obiettivo di depenalizzare le droghe o la considerazione su di esse, ma di mettere in luce il pericolo costante e reale che anche altri tipi di droghe rappresentano.
Fonte: http://www.poliziadistato.it/articolo/view/38995/