L’aritmia è un disturbo del ritmo cardiaco o della frequenza cardiaca (cioè del numero di battiti al minuto); il cuore può cioè battere troppo velocemente (tachicardia) o troppo lentamente (bradicardia) o con un ritmo completamente irregolare (ad es. fibrillazione atriale). La maggior parte delle aritmie sono innocue ma a volte possono impedire al cuore di riempirsi adeguatamente e di svolgere la sua funzione di pompa del sangue in circolo; questo può arrecare gravi danni a diversi organi (cervello, cuore, reni ecc).
Il cuore ha un suo sistema elettrico interno, attraverso il quale viaggiano gli impulsi per far contrarre le fibre muscolari. Le cellule che compongono questo sistema elettrico sono le stesse che controllano il ritmo e la velocità dei battiti cardiaci. Il segnale elettrico nasce in un gruppo di cellule (il nodo seno-atriale), che si trova nell’atrio destro e determina la frequenza del battito cardiaco normale. Da qui il segnale elettrico si propaga al resto dell’atrio destro e al vicino atrio sinistro. Dagli atri il segnale passa ai ventricoli attraverso il nodo atrio-ventricolare, che si trova al confine tra atri e ventricoli. Qui il circuito elettrico si divide in due rami, la branca destra e la branca sinistra (che a sua volta si sfiocca in fascicolo anteriore e fascicolo posteriore) che portano il segnale ai ventricoli. L’aritmia può nascere per l’alterazione di una qualunque parte di questo circuito.
Le aritmie sono un gruppo eterogeneo di patologie.